Un’investigazione giornalistica globale svela nomi e misfatti di chi si cela dietro ai conti nascosti nei paradisi fiscali. E saltano fuori i potenti (e super ricchi) del mondo
Ci sono presidenti, dittatori, politici ma anche imprenditori, faccendieri, trafficanti di droga e armi, delinquenti delle peggiori risme, società occulte e riciclatrici di denaro sporco, star e sportivi. Persone diverse che in comune hanno una cosa: immense ricchezze da nascondere e trafugare agli occhi del fisco del loro Paese.
Che i mega-ricchi non amino dar via i propri soldi in tasse è un fatto risaputo. La novità, però, è che ora un report svela chi, come e dove ha nascosto denaro nei paradisi offshore del pianeta. Si chiama The Panama Papers e contiene una raccolta di oltre 11,5 milioni di documenti (l'equivalente di 2,6 TB di dati) tra messaggi di posta elettronica, conti bancari, transazioni, scansioni di passaporto, fatture ecc. Perché se il digitale aiuta a far scomparire il sommerso, lascia anche tracce e prove che occhi esperti possono individuare e rintracciare.
Condotta dal Consorzio Internazionale di Giornalismo Investigativo (ICIJ), una rete composta da 190 giornalisti investigativi provenienti da 65 Paesi nel mondo, insieme con il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung e più di 100 media partner, i Panama Papers sono un'indagine globale nella tentacolare industria segreta che i ricchi e potenti del mondo usano per creare società di copertura in giurisdizioni lontane, con le quali fanno spesso affari i governi ufficiali. In primo piano ci sono nomi noti, talvolta notissimi (anche italiani, non illudetevi!), mentre sullo sfondo si stagliano sfocate le persone comuni, le vere vittime di queste attività illecite, che, spesso, si uniscono in un’unica scia di morti che gli affaristi si lasciano noncuranti alle spalle.
L’investigazione ha richiesto 1 anno e comprende 40 anni di attività di Mossack Fonseca&co. Fondata a Panama nel 1977 dagli avvocati Jurgen Mossack e Ramon Fonseca, è un’impresa con 46 uffici in quattro continenti, ed è uno dei migliori creatori al mondo di società di comodo, con connessioni praticamente con qualunque paradiso fiscale. E’ dai suoi documenti che si è potuto scoperchiare il vaso di Pandora.
A leggere i documenti (organizzato in schemi e schede interattive su The Panama Papers. Vi consigliamo anche di leggere Dirty Little Secret, dove la vicenda è piegata in dettaglio), troviamo tutti i nomi e i cognomi che affollano i giornali, da Vladimir Putin a Petro Poroshenko a Bashar al-Assad, dal padre di Davide Cameron alla sorella del re spagnolo Juan Carlos, per un totale di 140 politici.
Sotto il video di presentazione
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