Il prossimo 22 marzo Carmine Consalvi e Nicoletta Tinti correranno la Maratona di Roma, indossando un esoscheletro. Sono i primi due casi di paraplegici completi a tentare l’impresa
(Foto: © FSL - Carmine Consalvi con ReWalk / Fondazione Santa Lucia - IRCCS)
Paraplegici e, dunque, bloccati su una sedia a rotelle. Eppure Carmine Consalvi e Nicoletta Tinti il prossimo 22 marzo abbandoneranno il loro mezzo di spostamento e parteciparenno alla Maratona di Roma. Grazie a ReWalk, un esoscheletro robotizzato che sta rivoluzionando (in positivo) le loro esistenze.
In particolare, a partire dalle ore 10.00 circa, Carmine e Nicoletta percorreranno il Viale delle Terme di Caracalla, (partendo dal lato Aranciera di San Sisto) per 1 km, mostrando come l’esoscheletro ReWalk può aiutare a far camminare le persone ormai prive della motilità delle gambe.
L’iniziativa è patrocinata dalla Fondazione Santa Lucia e dal suo nuovo Training Center ReWalk di Roma.
L’obiettivo è far conoscere questa tecnologia che promette di liberare dalla sedia sempre più persone.
Come funziona ReWalk
ReWalk è un esoscheletro di ideazione e sviluppo statunitense che s’indossa un po’ come una tuta. E’ composto da un sostegno motorizzato per le gambe, l’anca e le ginocchia ed è controllato da un computer di bordo. La batteria, situata all’interno di una sorta di zaino, dura tutto il giorno.
Mediante dei sensori, il passo della persona e i suoi spostamenti di baricentro sono controllati in modo da adattare l’andatura e renderla il più naturale possibile.
Quando la persona si piega leggermente in avanti, il congegno si attiva e il soggetto inizia a camminare. Un sistema di controllo, inoltre, fa sì che, in caso si verifichino malfunzionamenti, anomalie o la batteria sia scarica, il movimento si fermi e la persona si pieghi lentamente in modo assistito, evitando così cadute e traumi.
(18 marzo 2015)